Il frazionamento di un appartamento è la divisione in due o più parti di un' unità immobiliare originaria. Il frazionamento aumenta il valore di un immobile soprattutto nelle città dove i piccoli appartamenti hanno un maggiore valore rispetto ai grandi. Considerate le attuali richieste del mercato immobiliare e dopo i vantaggi introdotti dal decreto "Sblocca Italia", il frazionamento è di solito un investimento vantaggioso.
In questa planimetria è possibile vedere un esempio di divisione di un appartamento a Roma di 120 mq interni da noi recentemente realizzato.
La pianta a sinistra mostra l'appartamento prima dei lavori. La pianta a destra mostra i due appartamenti ottenuti dal frazionamento. Non ci sono stati interventi sul pianerottolo condominiale perchè erano già preesistenti due porte d'ingresso.
Se vuoi saperne di più contattaci. Seguiamo tutto l'iter del frazionamento: dal primo sopralluogo (gratuito e senza impegno) alla realizzazione dei lavori: contatti
Siamo spesso incaricati di seguire il frazionamento di un immobile. La richiesta nasce di solito per:
La procedura dipende dal Piano Regolatore Generale (PRG), dal regolamente edilizio e dai regolamenti condominiali. Questi sono i passaggi principali dal punto di vista amministrativo e civilistico:
Portare a compimento il frazionamento non è semplice per cui è molto consigliato, prima di iniziare, affidarsi ad un professionista abilitato che potrà occuparsi delle procedure amministrative e coordinare i lavori dell'impresa.
Puoi affidarti a noi! Vedi i nostri lavori e contattaci per un preventivo senza impegno. Ci occupiamo di seguire tutto l'iter: dalle autorizzazioni alla realizzazione del frazionamento.
In qualsiasi autorizzazione comunale è sempre ben evidente la dicitura “salvo diritti di terzi”, cioè il comune non è responsabile di eventuali diritti lesi ad altri soggetti come il vicino di casa o un condomino che impugnando l’autorizzazione non possono rivalersi sul comune stesso.
Per questo prima di procedere con un frazionamento è bene chiedere all' amministratore il regolamento di condominio e valutare se richiedere una delibera autorizzativa all' assemblea
Per evitare problemi con il condominio:
In generale non c'è bisogno dell´autorizzazione dell´assemblea se il frazionamento non comporta la modifica di parti comuni e quindi non lede i diritti degli altri condomini. Solitamente, per evitare l'assenso dell'assemblea, è sufficiente che non venga modificato il pianerottolo comune.
Molto importante è stata la sentenza della Cassazione n° 13184 del 24/06/2016 che chiarisce come il frazionamento all'interno di una proprietà privata sia possibile se ciò non danneggia le parti comuni.
Uno principali aspetti da considerare nel frazionamento è come realizzare l'accesso al nuovo appartamento soprattutto perchè spesso questa scelta comporta la modifica degli spazi condominiali. Dalla nostra esperienza abbiamo riscontrato i seguenti casi:
Segnalo una interessante discussione in merito a questo tema sul Forum “frazionamento e rapporti condominiali".
In questa immagine è visibile un frazionamento che ha comportato la realizzazione di una "bussola d'ingresso" segnalato con il colore verde e chiamato "disimpegno comune". Con questa soluzione l'intervento non ha comportato la modifica del pianerottolo condominiale (Roma, quartiere San Pietro).
In questa immagine è visibile un frazionamento che ha comportato l'apertura di una nuova porta sul pianerottolo condominiale. Originariamente l'appartamento era sviluppato su due piani. La scala è stata murata. (Roma, quartiere Laurentina).
In questa immagine è visibile un frazionamento che non ha comportato modifiche del pianerottolo condominiale perchè erano già presenti due porte di ingresso. (Roma, quartiere Colli Portuensi).
Di fondamentale importanza per la divisione di un immobile è considerare la posizione degli scarichi per il nuovo bagno e per la nuova cucina. Lo scarico del bagno è realizzato con una tubazione avente il diametro di 10 cm. Quindi la distanza del wc dalla colonna fecale è limitata. Lo scarico della cucina invece è più piccolo e quindi meno vincolante.
Spesso per posizionare i bagni lontano dallo scarico si utilizza il sistema meccanico "sanitrit" che ha il difetto di non essere particolarmente apprezzato dal mercato in contesti residenziali.
Va precisato che i tramezzi di divisione tra due unità immobiliari debbono rispettare un certo valore di trasmittanza termica (determinato dal D.M. 59/09) e di prestazione acustica (legge 447/95), quindi le pareti di confine tra i due nuovi appartamenti dovranno essere adeguatamente isolate o realizzate con mattoni di spessore 15/20 cm
L'ente competente a rilasciare l´autorizzazione per il frazionamento è il comune. Ogni territorio ha i suoi procedimenti per ottenere la conformità urbanistica e rendere il frazionamento regolare dal punto di vista amministrativo tuttavia una norma nazionale, il decreto SbloccaItalia del Settembre 2014, ha molto semplificato le pratiche autorizzative per ottenere il frazionamento di un immobile.
Le unità immobiliari devono rispettare regole che dipendono da comune a comune: dimensioni minime (ad esempio a Roma minimo 45 mq, in altri comuni anche 28 mq), requisiti igienico-sanitari, etc. Nel Testo unico dell´ Edilizia, il frazionamento è considerato un intervento di “manutenzione straordinaria” (Art 3 c.1 Lett. D del DPR 380/01), autorizzabile quindi con CILA se i lavori non comportano interventi strutturali.
Di fondamentale importanza, alla conclusione dei lavori è la presentazione del "certificato di collaudo e fine lavori” dove il proprietario dichiara che i lavori sono stati realizzati conformemente al progetto presentato e che ha proceduto all' aggiornamento catastale.
Per il rispetto della normativa sul rendimento energetico in edilizia al momento della presentazione della CILA bisognerà allegare anche la "Relazione Energetica" (ex legge 10) e alla fine dei lavori l'AQE (Attestato di Qualificazione Energetica).
Il decreto SbloccaItalia del Settembre 2014 semplifica le pratiche autorizzative per ottenere il frazionamento di un immobile. Il decreto, convertito in legge, prevede che questi tipi di interventi ricadono in "manutenzione straordinaria". Quindi i lavori si possono realizzare senza titolo abilitativo ma con semplice CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata), strumento che prevede la asseverazione di un tecnico abilitato e la presentazione di un progetto allo sportello unico dell'Edilizia del Comune dove si trova l'immobile.
La CILA si può utilizzare anche in caso di accorpamento di due o più unità immobiliari
Alla fine dei lavori il tecnico presenta l’ aggiornamento al catasto (uffici dell’ Agenzia delle Entrate) con la procedura DOCFA. La variazione catastale serve a “sopprimere” il vecchio subalterno e “costituire” le nuove unità immobiliari ottenute dal frazionamento. All’ interno del DOCFA andranno inseriti i numeri di protocollo del titolo abilitativo che ha autorizzato l'intervento. Ricordo che il catasto è l' ufficio del Ministero dell' Economia che si occupa di censire dal punto di vista fiscale gli immobili, gli elaborati qui depositati non hanno valore probatorio ed amministrativo e quindi non sono utili a verificare la conformità urbanistica. Per alcuni immobili bisogna procedere anche con l'aggiornamento dell'elaborato planimetrico che rappresenta uno o più piani dell'edificio.
La somma delle rendite dei due nuovi appartamenti, di solito è pari o poco più alta della rendita dell'appartamento originario.
Guarda in questo allegato 3 esempi di frazionamenti che abbiamo realizzato a Roma
Se l'immobile da dividere è prima casa, il frazionamento è dal punto di vista strettamente fiscale un intervento svantaggioso. Questo perchè ottenendo due unità immobiliari una manterrà lo stato di prima casa, la seconda invece non usufruirà di questa agevolazione.
Per questo, se consideriamo solo dal punto di vista fiscale, è vantaggioso accorpare le unità immobiliari adiacenti di proprietà dello stesso soggetto.
I costi di un frazionamento sono diversi a seconda del comune e del tipo di intervento. Come per una tipica ristrutturazione i costi sono molto variabili e dipendono da diversi fattori.
Le voci principali sono:
Per frazionare non è previsto il pagamento degli oneri concessori salvo specifiche decisioni del Comune ove si trova l'immobile. A Roma l'unico pagamento previsto è quello dei diritti di segreteria per presentazione di CILA o SCIA (251 euro) con il portale telematico SUET.
Detrazioni fiscali per ristrutturazione.
I costi per il frazionamento possono rientrare tra quelli agevolabili con la detrazione per ristrutturazione edilizia o riqualificazione energetica.
Dividere un immobile è nella maggior parte dei casi un investimento molto vantaggioso soprattutto in questo momento storico dove l'esigenza del mercato è avere appartamenti piccoli.
Quanti appartamenti di taglio medio-grande tra i 100 ed 150 mq sono abitati da solo due persone? Consideriamo ad esempio delle coppie anziane che hanno dei figli grandi, perchè non dividere l'appartamento e vendere o affittare una delle due unità?
Se stai pensando di dividere un immobile i principali aspetti da verificare sono:
In questa immagine è visibile un frazionamento che non ha comportato modifiche del pianerottolo condominiale perchè erano già presenti due porte di ingresso. (Roma, quartiere Ardeatino).
Frazionamento di un appartamento in tre unità indipendenti. (Milano).
Si può scegliere di frazionare anche nel caso due o più soggetti ricevano in eredità un immobile che intendono gestire, vendere o abitare in maniera autonoma. In questo caso bisognerà coinvolgere anche un notaio, dopo la conclusione delle pratiche amministrative, per distribuire correttamente le quote di proprietà.
E' necessario però che per il frazionamento ci sia l'assenso di tutti i proprietari che dovranno firmare, nello stesso momento, le pratiche autorizzative da presentare al comune.
In caso di controversie legali è lo stesso giudice a valutare la convenienza di dividere un immobile per evitare che lo stesso, in mancanza di accordo tra le parti, venga messo sul mercato con un'asta giudiziaria. In questo caso la divisione viene valutata da un CTU (Consulente Tecnico del Tribunale) e dai CTP (Consulente Tecnico di Parte).
Una fattispecie particolare avviene quando il frazionamento è richiesto tra l'appartamento e una sua pertinenza come la soffitta o la cantina. In questo caso non vengono realizzate opere edilizie ma comunque bisogna procedere al frazionamento catastale. Secondo una interpretazione più restrittiva (che non condivido) anche se non si cambia destinazione d'uso e non si realizzano opere edilizie bisogna comunque prima del frazionamento catastale presentare anche una pratica edilizia al proprio comune.
Capita spesso nell'attività professionale di trovare immobili che nel passato vennero frazionati al catasto ma non al Comune. E' un'evidenza che emerge soprattutto al momento della compravendita dell'immobile quando si verifica la regolarità edilizia e catastale.
In questo caso, anche se la planimetria catastale rappresenta correttamente lo stato di fatto dell'appartamento, bisogna presentare al Comune una CILA o una SCIA "in sanatoria" per ripristinare la conformità edilizia.
La sanzione amministrativa è prevista all'art. 6-bis, comma 5 del d.P.R. n. 380/2001 ed è pari ad € 1.000
Per maggiori informazioni e per avere un preventivo specifico potete contattarci. Curiamo tutto l'iter per il frazionamento a Roma: autorizzazioni comunali, variazioni catastali, progetto e direzione dei lavori.
Valutiamo preventivamente se l'appartamento presenta delle buone caratteristiche per il frazionamento e in caso affermativo realizziamo un primo sopralluogo gratuito presso l'immobile.
di Andrea Denza | Segui @andreadenza
27.04.2012
Ultimo Aggiornamento 26.12.2017
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